Platinette

 

Platinette:

 

 

Attualmente Platinette e' in onda su Radio Deejay da lunedì a venerdì con Platinissima

 

 

 

 

All'inizio, dopo un tormento di 9 mesi e 12 giorni - e troppe, ulteriori ore tutto un calciare, un twist da placenta, un "sorbole che creatura"!!! per la bella Bianca (dal fianco generoso, eroica puerpera di quello che, da enorme batuffolo, sarebbe diventato "il primo pachiderma" dello show biz) fu un vero e proprio Big-Bang: appena nata Platinette chiese, anticipando gli illustri nulla degli anni '80: "E' qui la festa?" Era una fredda giornata dell'Estate di San Martino, a ridosso della festa dei defunti (della serie: "la fine è molto vicina all'inizio!!!") in un ameno centro della precollina parmense, dal simpatico nome di Pilastro (non quello contro cui sarebbe andata a sbattere troppe volte negli anni a venire) nella languida provincia emiliana, a metà tra le leggendarie località di Felino e Langhirano (la prima patria dei famosissimi salami, la seconda del mitico prosciutto). Insomma, la ragazza nasce agricola, ruspante e già insaccata: dopo un'adolescenza fatta di balere e fughe notturne (è diventato proverbiale il suo saltafosso, da cui il soprannome "La Gracida"), è pronta per affrontare il mondo: nessuno può più fermarla!!!
Dopo aver vinto il concorso "C'è trippa ma non è una gatta" organizzato dal mensile "Taglia forte e corto", la nostra eroina, accetta l'invito di Radioaldiladell'acqua e diventa famosissima in tutta l'Emilia orientale con il suo programma "La Rustica". Dopo una notte avventurosa danzando il Madison con Daniele Piombi alle Rotonde (come lei) di Garlasco, decide quasi di botto (per via di un tappo che quasi le trapassa la scarsa cervice) di affidare il suo destino alla televisione.
Il caso le fa incontrare una notte la spiritosa cantante rap La Pina che, tra una piadina e l'altra, la convince a prendere parte alla sua trasmissione radiofonica "In Aria" in onda su Radioduerai (1996-1997), e qui la signorina di provincia si trasforma in un spudorata confidente degli affezionati ascoltatori con la sua rubrica "Pezze al cuore", dove spapazza consigli senza incertezze a sventurati innamorati persi (e mai più ritrovati). Ma come ben disse la filosofa Wilma Goich, "Amore ritorna le colline sono in fiore", il Festival di Sanremo '97 è dietro l'angolo e La Pina, precettata da Raidue per la versione televisiva dello show, la arruola come inviata in prima linea e la piazza, ultimo baluardo del buonsenso, sul marciapiede davanti al Teatro Ariston.
Nel corso della settimana sanremese il destino le para davanti uomini divini come Leone Di Lernia, Mino Reitano, Bruno Gambarotta e il desiderio di diventare più brava di Milly Carlucci si fa sempre più forte È così che nell'autunno del '97 accetta, incredibile ma vero, l'offerta del Network Station One - ahimé, oggi defunto - di condurre il morning show radiofonico "Caffè, Tè, Me? - The Absolutely Glamorous Platinette's Breakfast Show" in onda ogni mattina, e dove, inquieta come un'aragosta gettata viva in una pentola che bolle, rompe le scatole a mezzo mondo, mentre l'altro mezzo è in trepida e angosciosa attesa. Nel gennaio '99 un rimbalzo la porta sulle frequenze di Radio Deejay, dove, sempre mattiniera, si diverte a buttare giù dal letto gli ascoltatori più incauti con il suo nuovo programma "Platinews" (in onda dalle 6 alle 8). Ma ormai è la televisione a farsi avanti: Target (Canale 5) le offre una rubrica di acidissima critica televisiva e Maurizio Costanzo la vuole ospite settimanale del suo celebre talk-show.
Il '99 vede anche la nostra opima soubrette essere vezzeggiata dalla carta stampata, che oltre a occuparsi massicciamente di lei, la sceglie spesso come opinion leader e collaboratrice.
Alla fine del '99 Platinette realizza un sogno per anni tenuto in un cassetto e manda alle stampe "Platinette - da viva - Vol. I", un album di 18 cover di canzoni portate al successo da cantanti donne italiane degli ultimi 30 anni, interamente suonato da una band di 16 elementi e con ospiti prestigiosi : Linus, La Pina, DJ Angelo, Camilla, Wilma Goich Il primo singolo estratto da questo lavoro è una cover transgenderizzata di "Uno per tutti", che diviene "Una per tutti", brano col quale il grande Tony Renis vinse l'edizione del Festival di Sanremo del 1963.
Per tutto il 2001 lavora come una schiava del piacere mediatico al progetto di un libro, che Mondatori pubblica nella primavera del 2002: un ricco e ghiotto catalogo su come si sono ridotti gli uomini dopo che buona parte della virile popolazione è stata colpita dal morbo della frocite pazza, per cui, a quanto pare rimedi ancora non ne esistono. Nell'autunno del 2001 ricomincia anche l'appuntamento mattutino con gli ascoltatori di Radio Deejay, con un nuovo programma intitolato "Casa Platinette": all'ironia Platinette aggiunge una generosa dose di informazione con rassegna stampa, interviste in diretta e ultim'ora d'agenzia.
Da settembre alla fine di dicembre del 2001 ha condotto con successo di pubblico e critica su LA7 un programma quotidiano dal titolo "Fascia Protetta", in coppia con Roberta Lanfranchi.
Dal 28 maggio del 2002 con il libro "Finocchie" edito da Mondadori, Platinette affronta il tema dell'omosessualità in forma strettamente 'not politically correct'. Ma all'avvicinarsi dell'estate, come una garrula cicala si ridà al canto con un progetto di tournée che "batterà" le principali località turistiche della penisola. Foriera di allegria e di un canzoniere che recupera il meglio del peggio - o il peggio del meglio - della canzone italica, sarà accompagnata da una band strepitosa e dall'inseparabile Lula. La Protezione Civile è stata allertata...
Nel febbraio del 2003 Platinette, per non farsi mancare nulla, decide di calcare le scene teatrali. L’occasione le viene offerta da una divertente commedia brillante pensata e scritta da Matteo D. Bianchi per Platinette e Benedetta Mazzini dal titolo "Bigodini". Solo a Milano la commedia registra il tutto esaurito per 21 repliche consecutive (N.B.: il debutto avviene nella settimana del Festival di Sanremo).

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